Nella scorsa puntata vi abbiamo raccontato degli anni del declino di Baia Domizia conseguenti al terremoto dell’Irpinia e ai bradisismi di Pozzuoli degli anni ‘80, che segnano indelebilmente il destino della località balneare più rinomata della costa casertana. Oggi vi parliamo del tentativo di rilancio degli anni ‘90.
Il tentativo di rilancio di Baia Domizia degli anni 90
Già dalla seconda metà degli anni ‘80 sono numerosi i componenti della società civile che credono in un rilancio della Baia, per riportarla ai fasti degli anni ‘70, in cui la località si contendeva, con Capri e la Penisola Sorrentina, il primato di presenze turistiche internazionali in Campania.
Nel 1987, con la volontà di continuare ad attrarre un turismo d’elitè e favorire un sistema turistico integrato a livello regionale, viene istituito un servizio pubblico di trasporto marittimo passeggeri, con scalo nelle acque al largo di Baia Domizia, per la mancanza di un porto turistico che doveva sorgere, secondo il progetto iniziale, nella zona nord vicino il fiume Garigliano. Il servizio, gestito dall’Alilauro, collegava Formia (LT) a Napoli Beverello con un traghetto, e Formia a Ischia, Capri e la Penisola Sorrentina, con un aliscafo. Entrambe le tratte prevedevano scalo a Baia Domizia, con un trasporto in imbarcazione via mare dalla costa al punto di imbarco/sbarco passeggeri. Nonostante le numerose difficoltà operative – spesso nella tratta di ritorno, per le condizioni meteo marine del pomeriggio, le navette marittime non riuscivano a far sbarcare i passeggeri di Baia in mare e veniva organizzato un servizio autobus dal porto di Formia per Baia – il servizio si rivelò un grande successo. Nei 3 mesi estivi, vennero “staccati” quasi 10.000 biglietti, registrando quasi sempre il tutto esaurito sugli appena 100/150 posti giornalieri riservati ai turisti di Baia, per un incasso di circa 50 milioni di lire italiane correnti. Con stupore di molti, il servizio pubblico non fu rinnovato gli anni seguenti.
Agli inizi degli anni ‘90, dopo che gli sfollati dagli eventi naturali nell’area di Napoli che occupavano ormai abusivamente il Cosida Residence a Baia Domizia Sud (Comune di Cellole) furono definitivamente sfrattati, si rinnova l’interesse anche dell’imprenditoria privata per il rilancio della Baia. Il Residence viene ristrutturato e rimesso sul mercato con una grande operazione commerciale, con il nome di Domitilla Residence, con galleria commerciale e unità abitative di varia tipologia, anche quadrilocali attici e superattici, e rifiniture di pregio, e divenne presto il centro aggregatore di Baia Domizia Sud gestito dal giovane e dinamico Comune di Cellole. Nelle estati dei primi anni ‘90 vengono organizzati spettacoli quasi tutte le sere nella piazzetta Domitilla – Erica, con elevata affluenza di pubblico.
Sempre negli anni ‘90, continua e si rinnova, in condizioni di ritrovato ordine e sicurezza pubblica, l’impegno dell’imprenditoria locale per il rilancio della Baia. Tra tutti, il celebre Gaetano Cerrito, imprenditore e presidente dell’Associazione Altra Italia, residente a Baia Domizia Sud, che già negli anni ‘70 aveva guidato lo sviluppo della Baia credendo dall’inizio nelle sue potenzialità, riprende un cartellone di spettacoli di primo piano per la stagione estiva con numerosi ospiti di prestigio a livello nazionale e internazionale. Cerrito si fa inoltre portavoce di numerose “battaglie” civili per spingere lo sviluppo della Baia, dall’ammodernamento della rete di depurazione per la qualità delle acque al rinnovamento delle reti stradali, alla realizzazione di piste ciclabili e altri interventi di decoro urbano, accelerando l’intervento delle istituzioni locali grazie alla sua notevole capacità di concertazione tra enti pubblici a livello locale e centrale, finanche la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Quirinale della Repubblica Italiana.
Numerosi altri imprenditori, sia nell’area a Sud, sotto la giurisdizione del Comune di Cellole, che nell’area Centro Nord, sotto la giurisdizione del Comune di Sessa Aurunca, tornano a investire su Baia Domizia, con buoni ritorni.
La giovane amministrazione comunale di Cellole dimostra buona visione strategica per l’economia del territorio investendo nella riqualificazione e nella promozione turistica per la Baia, intorno al complesso del Domitilla. Ma anche il centro di Baia Domizia (Comune di Sessa Aurunca) si ravviva con numerose iniziative sia private che pubbliche. Celebre l’organizzazione della Festa della Birra nella prima quindicina di Settembre, che riusciva a “prolungare” di qualche settimana la stagione, attraendo presenze da tutta la Provincia di Caserta e limitrofe e incontrando elevato gradimento da parte dei numerosi turisti internazionali nelle strutture ricettive della Baia, tradizionalmente abituati a vacanze estive non solo nel mese di Agosto.
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