La Protezione civile di Sessa Aurunca si appresta a organizzare dei corsi di reclutamento per volontari a partire dalle prossime settimane. I corsi hanno l’obiettivo di preparare i volontari ad operare in determinati ambiti.
In particolare: “operatore beni culturali”, in collaborazione con Legambiente; “antincendio boschivo”; “operatore rischio idrogeologico”; “operatore di Protezione civile”. “Si tratta di una serie di corsi obbligatori per formare nuovo personale e aggiornare le competenze degli attuali volontari”, spiega il presidente Carmine Venasco.
“È molto importante, in questa fase rinnovare il nostro personale. Attualmente – spiega Venasco – siamo diciannove volontari, e avremmo urgente bisogno di trovare nuove persone, in particolare tra i giovani”.
Per partecipare ai corsi è necessario come primo passaggio compilare una domanda di ammissione all’associazione di Protezione civile di Sessa Aurunca, compilando un apposito modulo scaricabile dal sito. Non è possibile iscriversi per chi in passato ha avuto condanne penali.
Gli interventi della Protezione civile
La Protezione civile di Sessa Aurunca è presente sul territorio da circa 16 anni, durante i quali i volontari hanno difeso il territorio dagli incendi boschivi e dagli allagamenti, oltre a un’attività di monitoraggio per il rischio terremoto e eventi meteorologici estremi. I volontari di Sessa Aurunca sono intervenuti durante i terremoti dell’Aquila e di Amatrice.
Nell’ultimo anno e mezzo gli sforzi si sono concentrati sulla gestione della pandemia, con sanificazioni, attività di accoglienza dei pazienti e supporto all’ospedale di Sessa Aurunca e durante la campagna vaccinale.
La mancata convenzione con il Comune
La particolarità, è che tutti gli interventi sono stati fatti con il coordinamento delle sezioni di Protezione civile provinciale e regionale. Infatti, è mancato l’accordo con il commissario prefettizio Andrea Cantadori, e non è stata stipulata come in passato alcuna convenzione con il Comune di Sessa Aurunca.
“Il problema – spiega il presidente Venasco – è stato sulle regole di ingaggio. In pratica, il Comune voleva da noi una serie di funzioni, come ad esempio quelle di sicurezza, che non possiamo assolutamente svolgere per statuto e disposizione di legge”.
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