La candidatura di Lorenzo Di Iorio ha portato un clima di tensione all’interno del Partito democratico, con una parte dei dem di Sessa Aurunca a quanto pare non intenzionata ad appoggiare un candidato sindaco che negli anni precedenti ha corso alle elezioni con partiti di centrodestra. Uno scontro arrivato fino ai vertici regionali e nazionali.
L’articolo del Fatto Quotidiano
E così, anche le testate nazionali se ne sono occupate. In particolare, nei giorni scorsi, è infuriata la polemica per un articolo apparso sul Fatto Quotidiano. In cui si sosteneva apertamente che Lorenzo Di Iorio in passato era stato legato politicamente a Nicola Cosentino (“Sessa, il Pd candidato l’uomo di Cosentino“).
Ovvero il potente ex coordinatore di Forza Italia, colui che per anni ha tirato le fila della politica campana. E, recentemente, è stato condannato in appello a dieci anni per concorso esterno in associazione camorristica.
Nell’articolo si parlava delle indagini, in cui rientrò anche Di Iorio, per la questione Eco 4, il consorzio dei rifiuti che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in diversi comuni del Casertano. Eco 4 fu anche il nome utilizzato per riferirsi al processo in cui Cosentino è stato accusato di aver stretto patti elettorali con la camorra. Lorenzo Di Iorio, in ogni caso, è stato prosciolto dalle accuse.
La replica di Di Iorio e di Oliviero
Di Iorio in risposta ha annunciato querele, accusando il quotidiano diretto da Marco Travaglio di aver raccontato “subdolamente” i fatti. “Sono dichiarazioni altamente lesive non soltanto al dibattito politico ma, in modo inequivocabile, anche alla mia dignità personale e della mia famiglia”, ha scritto il candidato sindaco in un lungo post su Facebook.
A prendere le difese di Di Iorio è stato anche il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, con una lettera inviata al Fatto Quotidiano. “Il Partito democratico ha deciso mesi fa di appoggiare la candidatura di Lorenzo Di Iorio, uomo moderato e ben voluto da tutti in città, con casellario giudiziario limpido e trasparente”. E ha concluso: “Il sottoscritto, in qualità di seconda carica della Regione Campania, ha tenuto conto del buon nome di Lorenzo Di Iorio prima di appoggiare la sua candidatura”.
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