di Maria Francesca Ciriello
La cooperativa Lilladis di Carinola, con sede a Palazzo Petrucci, organizza una serie di iniziative, dai percorsi tematici ai laboratori, fino a visite guidate delle bellezze architettoniche del Comune rivolte agli studenti, dalle elementari alle superiori. Il costo per ogni alunno è di 10 euro, mentre l’ingresso è gratuito per insegnanti, accompagnatori e disabili.
“Attualmente siamo al lavoro per ripartire con la nostra offerta formativa in primavera”, spiega Antonella Di Stasio, della cooperativa Lilladis: “Speriamo di riuscirci, ovviamente il Covid nell’ultimo anno e mezzo ha bloccato ogni cosa”. I temi principali trattati saranno l’inclusione, l’integrazione, la sensibilizzazione contro il bullismo e al rispetto della donna.
“Ovviamente le tematiche verranno trattate con differente sensibilità a seconda dell’età degli studenti”, spiega Antonella Di Stasio: “Ad esempio, nel caso dei femminicidi, ai bambini delle elementari il tema verrà introdotto con la metafora del racconto di Cappuccetto rosso, mentre per gli allievi delle medie e delle superiori si parlerà dei casi di cronaca nere e di attualità”.
Le iniziative della cooperativa Lilladis
Antonella Andolfi si occuperà della visita guidata ai monumenti, un percorso storico artistico dedicato ai ragazzi delle scuole superiori in cui racconterà agli studenti anche gli aneddoti sui personaggi storici, gli avvenimenti principali e misteri e credenze popolari del tempo.
Il percorso inizia dal monumento più antico di Carinola, la Basilica paleocristiana del IV-V secolo di Santa Maria in Foro Claudio, per proseguire con la Cattedrale dell’IX secolo, i resti del castello normanno, palazzo Marzano e la Chiesa dell’Annunziata, fino alle stanze interne di palazzo Petrucci.
Morena Ceraldi si occupa , invece, della didattica. Tra i percorsi tematici e i laboratori, la cooperativa Lilladis ha deciso di dedicarne uno all’integrazione, con il racconto della storia di Natiki, la Cenerentola africana, raccontata da Nelson Mandela. Uno spunto per parlare della vita del difensore dei diritti umani sudafricano e attualizzarlo con la crisi migratoria.
Altri due laboratori sono dedicati alla sensibilizzazione contro il bullismo e sul rispetto della donna, affrontando tematiche come il femminicidio e la violenza familiare, mentre nel caso del laboratorio sul bullismo su aspetti più “personali” come l’egocentrismo, la vigliaccheria, il conformismo e l’omertà.
Per concludere due laboratori dedicati alle tradizioni popolari, uno per quanto riguarda la civiltà contadina e uno sui canti popolari tradizionali. Anche in questo caso, le attività saranno calibrate a seconda dell’età degli studenti.
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