Il prossimo 18 dicembre i sindaci ed i consiglieri comunali della provincia di Caserta saranno chiamati a rinnovare gli organi provinciali. Dopo l’annuncio della candidatura di Giorgio Magliocca il Partito Democratico ha aperto una lunga riflessione sul proprio nome. A sostegno di Giorgio Magliocca sono infatti schierati Giovanni Zannini, Luigi Bosco e anche due esponenti del Partito Democratico, ovvero Stefano Graziano e Gennaro Oliviero. Giorgio Magliocca sarò quindi il candidato dei moderati, essendo riuscito ad attirare consensi sia da formazioni di centrodestra che di centrosinistra. Tuttavia il Partito Democratico ha mostrato sin da subito l’intenzione di concorrere con un proprio candidato al quale assegnare il simbolo del partito. In un primo momento era stata avanzata l’ipotesi Marcello De Rosa, Sindaco di Casapesenna.
Anche il nome di Carlo Marino è comparso nella lista dei possibili candidati. Su lui infatti potevano convergere le diverse aree del PD, comprese quelle che fanno capo a Stefano Graziano e Gennaro Oliviero. I due hanno però chiuso ogni possibilità di ritirare il proprio sostegno a Magliocca. Carlo Marino è reduce dalla competizione per le elezioni del Sindaco di Caserta. Su questo punto sorge però il nodo che ha giocato contro la sua candidatura. Marino ha infatti sconfitto Giampiero Zinzi grazie al sostegno, tra gli altri, di Giorgio Magliocca schierato apertamente contro il candidato di Forza Italia, di cui è esponente.
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La riunione dei vertici provinciali del Partito Democratico è terminata con la scelta del nome del candidato, individuato nella figura di Antonio Mirra. Il nome del Sindaco di Santa Maria Capua Vetere è stato indicato dal Partito Democratico ma anche da Articolo Uno e Leu. Saranno quindi questi i partiti che costituiranno la coalizione a sostegno di Mirra.
Elezioni provinciali: le modalità di voto
Sulla base della normativa attualmente in vigore, il presidente della provincia è eletto dai sindaci e dai consiglieri dei comuni della provincia e dura in carica quattro anni, decadendo dalla carica di sindaco.
Sono eleggibili a presidente della provincia i sindaci dei Comuni che fanno parte della provincia, il cui
mandato però non scada prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni provinciali. È quindi preclusa l’elezione a quei sindaci il cui mandato residuo abbia una durata inferiore a diciotto mesi.
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