La questione nomina del presidente del Consiglio comunale di Sessa Aurunca è ancora aperta. Una corsa a due che vede da un lato Ciro Marcigliano, presidente provvisorio del Consiglio Comunale. Dall’altro lato ci sarebbe invece Luciano Di Meo. La decisione, durante la prima seduta del Consiglio Comunale, è stata rimandata proprio per l’incapacità della maggioranza di convergere su un nome.
A intervenire sul tema è stato oggi il consigliere ed ex sindaco di Sessa Aurunca, Silvio Sasso. “Sia il Consiglio di Stato che il Ministero dell’Interno chiariscono inequivocabilmente che in un Comune come quello di Sessa per eleggere il vertice del Consiglio occorrono 12 voti e non 11 fino a quando è richiesto il quorum qualificato. Pertanto a Sessa occorre anche il voto dell’Opposizione o di almeno un componente della stessa”, spiega Sasso.
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In sostanza, in base al parere del Consiglio di Stato e del Ministero dell’Interno citati da Silvio Sasso, il calcolo del quorum, che prevede il voto di 2/3 dei Consiglieri Comunali dovrebbe essere arrotondato in eccesso, rendendo non sufficienti i soli consiglieri di maggioranza per l’elezione del Presidente del Consiglio comunale. Nel caso di Sessa Aurunca: “Consiglieri + Sindaco = 17/3×2= 11,33 ovvero 12 con arrotondamento all’unità intera superiore”, spiega Silvio Sasso. L’obiettivo, è quello di tutelare i diritti delle minoranze.
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