L’Arco dei Cappuccini illuminato in rosso ieri notte ha simboleggiato l’inizio della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Il rosso è diventato il colore simbolo della protesta contro i femminicidi dopo un’istallazione dell’artista messicana Elina Chauvet per ricordare l’omicidio della sorella per mano del marito e le centinaia di donne rapite, stuprate e uccise in Messico.
Si è scelto, invece, il 25 novembre in memoria delle sorelle Mirabal, uccise nel 1981 per ordine del dittatore della Repubblica Dominicana Rafael Leónidas Trujillo. Bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, le tre donne furono condotte in un luogo nascosto dove furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.
E di rosso si tingerà oggi pomeriggio anche una panchine di Sessa Aurunca in Largo Cappuccini. L’inaugurazione è prevista alle ore 15, con una cerimonia alla presenza del sindaco Lorenzo Di Iorio, che commenta: “Un simbolo, ma è con i simboli che nel bene e nel male si è fatta la storia della società civile”. In caso di avversità meteo la cerimonia si svolgerà presso la sala del Castello Ducale. Inoltre, a Cascano di Sessa Aurunca, verrà inaugurato in Piazza Roma alle ore 10 e 30 un pannello decorativo in ceramica, sempre in omaggio alle donne.
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La violenza sulle donne in Campania
Dal 1 gennaio 2021 al 18 novembre in Campania ci sono stati 6 femminicidi sui 97 verificatisi in Italia. ”È un dramma culturale – ha afferma Rosetta D’Amelio, delegato del presidente della Regione alle Pari opportunità – che dobbiamo provare a sconfiggere offrendo alle donne vittime di violenza formazione e opportunità di lavoro”. A preoccupare non sono soltanto i numeri dei femminicidi ma anche i dati secondo cui oltre il 60 per cento delle donne non denuncia neanche alle amiche più intime le violenze e i maltrattamenti e il dato secondo cui chi compie violenza sulle donne ha un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. Da qui la necessità indicata da D’Amelio di ”intervenire sulle giovani generazioni, fin dai bambini perché altrimenti non riusciremo a sconfiggere questo dramma”.
Ma nel desolato scenario che è rappresentato dai numeri, D’Amelio ha espresso il proprio plauso rispetto alla decisione dei ministri Carfagna e Bonetti che hanno varato un bando del valore di 300 milioni affinché i beni confiscati siano destinati e adattati per accogliere donne vittime di violenze. ”È una buona notizia – ha affermato D’Amelio – perché risponde alla necessità di non far tornar le donne che hanno denunciato nelle loro case. In Campania abbiamo ancora poche case rifugio e sono tutte piene. In queste ore sto scrivendo il Def 2022-2024 in cui è previsto che sia garantita in ogni piccola provincia almeno la presenza di una casa rifugio e in quelle più grandi due o tre”.
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