È in programma per sabato 11 dicembre alle ore 18.30 presso la Chiesa dell’Annunziata l’omaggio alla scrittrice Matilde Serao. “Nel corso dell’incontro sarà proposta una serie di letture di brani scelti da opere di Matilde Serao. L’evento dovrebbe durare un’ora e mezza circa. A Carinola ha sede l’associazione culturale Matilde Serao che promuove anche il Premio giornalistico dedicato alla scrittrice. Ormai siamo giunti alla tredicesima edizione del Premio giornalistico. Quest’anno abbiamo intrapreso una collaborazione tra la Pro Loco e l’associazione culturale Matilde Serao. Saranno proposte una serie di letture propedeutiche al Premio. Quella di sabato sarà la prima data, ma ne saranno organizzate altre”, ha dichiarato Giuliana Marrese, Presidente della Pro Loco di Carinola.
L’omaggio a Matilde Serao è la prima delle date del programma “Aria di Natale”, promosso dall’amministrazione comunale di Carinola. Sempre nell’ambito di queste si svolgeranno i mercatini natalizi di Nocelleto di Carinola. L’iniziativa in programma per domenica 12 dicembre, è organizzata dalle associazioni “For Slinky in ricordo di Giusy Russo”, “Lilladis”, “Ascimm”, “Laudato Sii” e “Country Club Tenuta Melusina”.

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Matilde Serao e il legame con Carinola
Matilde Serao è il personaggio più celebre di Carinola. Giunse da bambina a Ventaroli (frazione di Carinola), dove si trasferì insieme alla sua famiglia per stabilirsi presso alcuni parenti del padre. Dopo il diploma magistrale iniziò a lavorare al telegrafo di Stato dove restò per due anni. In seguito si trasferì a Roma iniziando la carriera giornalistica nel quotidiano satirico “Capitan Fracassa”. Nella capitale fondò, insieme a suo marito, il Corriere di Roma. Trasferitasi a Napoli fondò nel 1892 il Mattino, che diventò la voce della città e dintorni. Ventaroli continuò comunque a essere un luogo cui la scrittrice era legata avendovi trascorso gli anni della sua adolescenza. In un articolo, pubblicato dopo la sua morte, Matilde Serao scriveva: “Ventaroli è anche meno di un villaggio né voi lo troverete nella carta geografica: è un piccolo borgo nella collina più vicino a Sparanise che a Gaeta. Vi sono duecentocinquantasei anime, tre case di signori, una chiesa tutta bianca ed un cimitero tutto verde; vi è un gobbo idiota, una vecchia pazza e un eremita in una cappelluccia”.
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