Le tante iniziative organizzate dai Comuni di Sessa Aurunca e Cellole in vista del periodo natalizio, oltre a celebrare le festività, hanno anche l’obiettivo di sostenere il commercio e incoraggiare i consumi e lo shopping natalizio, dopo i mesi della pandemia che hanno messo a dura prova tantissime attività commerciali e della ristorazione. E dalle foto scattate da molti cittadini, la risposta alle iniziative comunali è apparsa immediata, sia a Sessa Aurunca che a Cellole. Tuttavia, dalle associazioni di categoria arrivano stime contrastanti in vista dello shopping natalizio. Se, da un lato, si sottolinea l’aria di ripresa, dall’altro, gli effetti della pandemia continuano a farsi sentire.
Le stime di Confesercenti
L’Osservatorio di Confesercenti, ad esempio certifica il rialzo della spesa da parte dei consumatori meridionali rispetto al 2019 e, di conseguenza, un incremento (di circa il 13%) degli introiti per le attività commerciali in Campania. Si passa dai 218 euro di 24 mesi fa a 241 attuali, passando per i 185 del 2020. Un aumento dettato non solo dalla ripresa economica, ma anche dal rincaro dei prezzi in quasi tutti i settori coinvolti nel commercio natalizio, come denuncia il Codacons. La previsione di spesa dice che saranno spesi all’incirca 505milioni di euro in più (13%) rispetto al 2019.
“Nonostante la pandemia e la susseguente crisi economica – commenta Vincenzo Schiavo, vicepresidente nazionale di Confesercenti – c’è una ripresa e una spinta all’acquisto da parte dei consumatori. Gli incassi previsti per questo periodo natalizio rappresentano ossigeno puro per le imprese della Campania e del Mezzogiorno in generale, vessate da 18 mesi di pandemia e chiusure e dai pagamenti di fitti, utenze e tasse che non si sono mai fermati.
I beni più cercati per lo shopping natalizio
Sempre secondo lo studio di Confesercenti, in Campania si registra l’introito più alto, nel periodo delle festività natalizie, per le attività commerciali (oltre 1,3 miliardi di euro), dovuto alla maggiore concentrazione di imprese. Nel 2020 era di 1,2 miliardi, nel 2019 985mila.
Per quanto riguarda i settori merceologici più gettonati negli acquisti la gastronomia resta al primo posto nelle vendite col 35%, grazie ai prodotti tipici delle festività, seguita da moda (22%), giocattoli (19%), tecnologia e libri (12%) “Le nostre previsioni per le festività natalizie volgono dunque all’ottimismo – aggiunge Vincenzo Schiavo, vicepresidente nazionale di Confesercenti – specie rispetto al 2020, ovviamente, ma anche rispetto al 2019. Le persone hanno desiderio di acquistare: In testa c’è la gastronomia sia come regalo che in virtù della voglia di godersi Natale e Capodanno con i cenoni”.
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