“Sappiamo che le ordinanze del governatore De Luca sono volte a tutelare la salute della collettività, ma vanno a limitare le economia delle nostre attività, bisogna trovare soluzione economiche per salvaguardare la vita delle imprese nel settore del commercio”. Lo afferma Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, commentando le restrizioni introdotte dal governatore Vincenzo De Luca durante il periodo delle festività natalizie per limitare la diffusione del Covid-19.
“Confesercenti sarà al fianco delle attività, specie di quelle particolarmente colpite dalle ordinanze, in modo da esigere ristori immediati e concreti. Le ultime restrizioni provocheranno un chiaro e grave danno economico alle attività che avevano già programmato feste e eventi, acquistando prodotti e pianificando di lavorare a Natale e a Capodanno. La Regione riservi un budget finanziario per supportare le attività, le famiglia degli imprenditori e i dipendenti per il grave mancato introito che verrà prodotto”.
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Confcommercio Caserta chiede proroga occupazione suolo pubblico
Confcommercio Caserta ha inviato una lettera a tutti i sindaci della provincia per chiedere una proroga delle autorizzazioni straordinarie all’occupazione di suolo pubblico concesse durante la pandemia in scadenza il 31 dicembre, e soprattutto il prolungamento del periodo di esenzione del canone per tutto il 2022 per sostenere il settore del commercio. “Ci sembra una richiesta ragionevole e necessaria – afferma il presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco – anche in vista delle nuove ordinanze restrittive che limiteranno non poco le attività commerciali nel periodo natalizio. Auspichiamo che i primi cittadini assumano in via prioritaria questo impegno nei confronti dei pubblici esercizi per non aggravare con ulteriori balzelli la loro situazione economico-finanziaria”.
Per Giuseppe Russo, presidente provinciale di Fipe Caserta, “lo Stato ha prorogato l’emergenza ma di fatto a noi ristoratori viene chiesto di sostenere gli stessi oneri previsti prima della pandemia senza poter contare su sgravi fiscali, contributi o ristori. Al contrario stiamo fronteggiando anche il rincaro delle materie prime e delle utenze. È evidente che, in assenza di un aiuto da parte della Regione e del Governo, a partire dal 2022, non saremo più in grado di contenere questi aumenti che si riverseranno inevitabilmente sui clienti con una conseguente riduzione delle vendite e dei consumi”.
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