Balzo dell’indice di contagio da Covid in Campania che raggiunge nel giorno di Natale l’8,53%. Va detto, tuttavia, che all’aumento del tasso di positività (ieri fermo al 6,25%) contribuisce non poco il numero di test effettuati nella giornata di ieri sensibilmente inferiore a quello dei giorni precedenti (solo 18.675 a fronte dei 77.269 del giorno prima). Di conseguenza calano anche i nuovi positivi che oggi sono 1.594 (ieri sfioravano le cinquemila unità).
Quattro le persone decedute a fronte delle nove di ieri. Quanto ai posti letto su base regionale quelli di terapia intensiva occupati sono 29 (-2 rispetto a ieri). Mentre i posti letto di degenza occupati ammontano a 493 (anche qui con un decremento di due unità rispetto al giorno precedente). Una situazione con luci ed ombre per la Campania, ma che in ogni caso dimostra come la pandemia sia in ripresa.
Covid in Campania, De Luca: “Esercito per controllare le mascherine”
Di fronte al rischio che le ordinanze nazionali e regionali siano eluse per insufficienza di controlli, usare anche l’esercito sul modello dell’operazione Strade sicure. Lo propone il governatore campano Vincenzo De Luca, che denuncia la “totale inesistenza” di controlli, in regione, rispetto all’uso della mascherina all’aperto che ora il Governo ha reso obbligatorio in tutta Italia ma che qui è sempre rimasto in vigore.
“Nessuno può pensare di militarizzare l’Italia – sottolinea De Luca nella sua diretta social – ma un uso serio della mascherina ci avrebbe permesso di ridurre del 30, 40 per cento l’attuale ondata di contagi. Mi chiedo, è tanto difficile impegnare per due settimane 20, 30, 50mila uomini in pattuglie miste, tra forze dell’ordine e polizie municipali con il supporto dei soldati come per Strade sicure? Pattuglie che girino soprattutto nelle vie dello shopping, dove assistiamo ad affollamenti drammatici. Pattuglie che per una settimana richiamino chi non usa la mascherina, o la usa per scaldarsi il pomo di adamo o il gomito, e che la settimana dopo inizino a elevare i verbali. In questo modo non avremmo risolto il problema ma avremmo evitato il ‘rompete le righe’ cui si sta assistendo specie di sera nei luoghi della movida”.
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