Nel giorno in cui l’Ordine dei Medici di Napoli lancia l’allarme sulla drammatica situazione degli ospedali, segnali preoccupanti arrivano dall’ultimo bollettino Covid ufficiale della Regione Campania. Anche oggi si registra un aumento dei ricoveri in Campania visto che in terapia intensiva i posti occupati sono 73, rispetto ai 65 di ieri e nei reparti di degenza ordinaria ci sono invece 868 malati a fronte degli 813 di ieri. Oggi altri 16.512 positivi su un totale di 116.411 tamponi con il tasso di positività del 14,18% (ieri era del 14,47%) e altre 7 vittime.
La situazione Covid nella Provincia di Caserta
Tra i positivi al covid anche il presidente della Provincia di Caserta e sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca. Positivo con lui anche suo figlio: “Dopo mio figlio – annuncia Magliocca – il Covid ha beccato anche me. Sto bene. Ho solo un po’ di mal di gola”. Nel Casertano ormai da giorni il Covid corre velocemente: ieri c’è stato un nuovo record, con 2200 nuovi casi di positività, che portano il totale di persone attualmente contagiate dal virus in provincia a quasi 20mila (19.141).
L’allarme dell’ordine dei medici
“La situazione – è il monito di Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli – è critica, molto peggiore di quanto possa apparire, abbiamo bisogno di aiuto e ne abbiamo bisogno ora. Roma decida per una misura drastica. Né all’indomani del primo lockdown né nel corso della seconda e terza ondata, la nostra situazione è stata tanto grave,. Se vogliamo evitare il peggio è bene che si intervenga subito, non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero”. Bruno Zuccarelli che parla di quel codice che non esiste ma si riferisce alle situazioni estreme in cui i medici decidono in corsia chi curare e chi no.
“Il dilagare – spiega Zuccarelli – della variante Omicron ha messo in ginocchio ospedali, ambulatori studi medici e rete dell’emergenza, e ciò che emerge oggi è solo la punta dell’iceberg. Entro una settimana o due al massimo, se non si interviene adesso, rischiamo di vedere a Napoli ciò che purtroppo abbiamo visto in Lombardia due anni fa”. L’ordine dei medici a Napoli sottolinea che l’ASL e le Aziende Ospedaliere hanno già avviato la riconversione di reparti e hanno interrotto molte attività ambulatoriali e chirurgiche di elezione.
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