La Campania resta in zona bianca ma è “fortemente a rischio”, avverte il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Anche oggi il bollettino Covid dell‘Unità di crisi della Regione Campania segnala un alto numero di positivi: 9.739 su 57.570 test esaminati. Dodici i decessi nelle ultime 48 ore; 7 deceduti in precedenza ma registrati ieri. Stabile la situazione nelle terapie intensive con 70 posti letto occupati da pazienti Covid (-3 rispetto a ieri); aumentano, invece i ricoveri in degenza dove i posti letto occupati sono 929 mentre ieri erano 868.
Stamattina, davanti all’ospedale Cotugno di Napoli, specializzato in malattie infettive, poche le auto in fila. “Abbiamo avuto delle difficoltà la notte scorsa – dice ai giornalisti il direttore del Dipartimento malattie infettive, Rodolfo Punzi – ma adesso la situazione è migliorata. Sono 4 i posti liberi in terapia intensiva ed il Cotugno è sottoposto alla stessa pressione degli altri ospedali italiani. Alcuni dei quali, come Palermo, sono forse in condizioni peggiori”.
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“Tra i ricoverati – aggiunge il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera dei Colli, Pasquale Di Girolamo Faraone – siamo ormai ad un 50 e 50% tra contagiati dalla variante Delta e dalla Omicron. Tra i ricoverati la maggioranza è composta da non vaccinati, ma ci sono anche pazienti vaccinati con due dosi, ed anche con la terza. Dipende dalle condizioni dell’ organismo colpito dal virus”. Nessun codice nero, mette in chiaro Punzi, “qui curiamo tutti”, dopo le dichiarazioni del presidente dell’Ordine dei medici di Napoli che ieri aveva lanciato l’allarme sul non metterli in “condizione di dover applicare il codice nero per evitare il peggio”, riferendosi al percorso medico per decidere chi curare e chi no. Ma la situazione resta critica.
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