Antonio Fusco, consigliere comunale di opposizione a Sessa Aurunca e medico di medicina generale, in questi giorni ha un punto di vista privilegiato per raccontare quanto stia accadendo nella quarta ondata di Covid-19, in cui si torna ad assistere all’impennata dei casi. Raggiunto telefonicamente dal Caffè di Baia Domizia, al termine di una lunga giornata di lavoro con i suoi pazienti, Antonio Fusco risponde ad alcune domande.
Dottor Antonio Fusco, come vede l’attuale situazione a Sessa Aurunca?
L’incidenza dei positivi è sulla falsariga della media nazionale, stabilmente sopra il 10 per cento. La crescita è esponenziale. Gli attualmente positivi a Sessa Aurunca sono quasi duecento e i numeri sono destinati a crescere. Oggi vediamo le conseguenze del periodo pre-natalizio. Ragionevolmente possiamo immaginarci un ulteriore aumento dopo le due settimane di festività. Anche se nei giorni successivi al Natale i cittadini hanno cominciato a essere molto più attenti nei loro comportamenti e dunque un minimo la curva potrebbe appiattirsi.
Dal punto di vista clinico la situazione è emergenziale?
Fortunatamente nella maggioranza dei casi sono pazienti asintomatici o paucisintomatici, con sintomatologia simile a quella del raffreddore. Alcuni hanno anche la febbre, ma nelle ultime settimane casi gravi a Sessa Aurunca non ce ne sono stati. Dal punto di vista clinico la situazione sembra volgere al meglio, o quantomeno lasciare spazio a una moderata speranza. È probabilmente l’effetto Omicron. La capacità di contagiare è nettamente superiore, ma fortunatamente la gravità dei sintomi è ridotta rispetto a Delta. Possiamo definire un virus minore oggi.
Omicron è in grado di “bucare” il vaccino?
Se la virulenza è limitata è proprio grazie all’efficacia del vaccino. Anche se dopo alcuni mesi calano gli anticorpi, la risposta immunitaria è sempre elevata per quanto riguarda il decorso grave della malattia. Senza i vaccini la situazione attuale di contagi sarebbe stata drammatica e impossibile da gestire. È questo il messaggio importante che deve passare. È vero che si può prendere il Covid con il vaccino, ma la differenza sta nell’aver debellato il virus dal punto di vista della sua forza. Siamo arrivati all’ondata più grande con un sistema immunitario preparato ad affrontare la malattia. C’è il problema bambini, che fortunatamente non mostrano una sintomatologia significativa, però in quella fascia di età la circolazione è altissima perché non sono vaccinati.
In questi giorni i cittadini hanno segnalato molti disagi per avere un tampone.
Per quanto riguarda i tamponi, la percezione è che stia diventando ininfluente fare i test perché il virus è così diffuso che è impossibile fare tracciamento. Le file per avere un tampone alle quali abbiamo assistito in molti casi le definirei addirittura inutili. Non ci sono basi razionali e scientifiche, è più il timore delle persone di essere stata contagiate.
In ogni caso, è stata un’ottima idea quella dei volontari della Croce Rossa di allestire i drive-in per effettuare tamponi gratuiti alla popolazione. Il costo dei tamponi sta diventando proibitivo per molte famiglie, perciò è un’iniziativa lodevole. L’unica riflessione amara che l’accompagna è che ogni si tratta di azioni da parte di associazioni e del mondo del volontariato. Mentre spetterebbe all’Asl di Caserta prendere decisioni in questa direzione. Ad esempio, nel caso degli studenti, in vista del rientro in classe, una efficace campagna di tamponamento gratuito sarebbe sicuramente utile per ripartire con le lezioni in sicurezza.
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