di Maria Francesca Ciriello
La Commissione Regionale Sanità e Sicurezza Sociale, presieduta dal consigliere regionale di IV, Vincenzo Alaia, terrà un’audizione, giovedì 3 febbraio 2022 alle ore 14, nell’Aula del Consiglio Regionale della Campania. La discussione riguarderà l’assegnazione provvisoria per l’esercizio 2022 dei volumi massimi di prestazioni. Al centro anche i correlati limiti di spesa alle strutture sanitarie private accreditate per l’assistenza specialistica ambulatoriale stabiliti con Delibera di Giunta regionale n. 599 del 28/12/2021. Sono stati invitati a partecipare l’assessore regionale al Bilancio, Ettore Cinque. Parteciperanno anche le principali organizzazioni sindacali del settore tra cui Federbiologi, Confapi, Confindustria sanità, Aspat, nonchè Federconsumatori Campania Napoli e Cgil,Cisl,Uil.
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L’interrogazione di Zinzi sui tetti di spesa
La delibera era finita nel mirino del consigliere regionale Gianpiero Zinzi che ha protocollato un’interrogazione indirizzata al Presidente della Giunta, Vincenzo De Luca. L’interrogazione muove dalla delibera di Giunta con la quale si stabilisce che alle strutture sanitarie private accreditate siano assegnati dei tetti di spesa calcolati, a differenza delle precedenti deliberazioni, su base mensile e per ogni singola struttura per l’anno 2022 per l’assistenza specialistica ambulatoriale. Zinzi interroga pertanto la Giunta regionale circa l’opportunità di una revoca delibera n. 599/2021 e l’approvazione di una nuova Delibera dopo aver ascoltato tutte le parti interessate.
Secondo il consigliere Zinzi infatti il nuovo meccanismo di ripartizione per le prestazioni sanitarie erogate dai privati convenzionati comporterà un esaurimento dei budget ben più rapido rispetto al passato. Inoltre l’introduzione del nuovo meccanismo aveva riguardato proprio il periodo in cui si era dato lo stop alle attività di specialistica ambulatoriale non urgente nelle strutture sanitarie pubbliche. Previsioni che avrebbero creato un blocco assistenziale spingendo i cittadini campani a rinviare esami e cure.
“Le liste d’attesa nella ASL e negli ospedali campani sono tradizionalmente lunghissime
e il ricorso alle strutture private non è una scelta, ma una necessità”, spiega Zinzi. Infatti secondo una recente ricerca condotta sul biennio 2018/19 da un team di esperti incaricati dal Commissario nominato dal Consiglio di Stato nel 2020 la ripartizione delle prestazioni tra pubblico e privato risultano sbilanciate in favore dei secondi. Un dato in controtendenza rispetto al resto d’Italia.
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