I carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e quelli della Stazione di Villa Literno hanno eseguito nel Casertano una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una cinquantina di persone molte delle quali risultate indigenti, e per questo percettori il reddito di cittadinanza, che, secondo gli investigatori, per la maggior parte erano pusher e tenevano in piedi una lucrosa attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Dalle indagini è emerso che avevano dislocato le loro basi operative anche davanti alle scuole. L’ordinanza è stata emessa dal gip al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord.
Pusher spacciavano davanti a sede comunale e istituti scolastici
La droga veniva venduta anche di fronte alla sede del Comune di Villa Literno, in provincia di Caserta, e di fronte agli istituti scolastici di Castel Volturno e Aversa, nel Casertano. È quanto sostengono gli inquirenti della Procura di Napoli che oggi hanno coordinato un maxi blitz dei carabinieri di Casal di Principe e di Villa Literno, circa 200 i militari impiegati, durante il quale sono state notificate 48 misure cautelari (26 in carcere, 10 ai domiciliari, 3 denunce, 3 divieti di dimora e 6 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria).
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Gli spacciatori, per reperirla e venderla, si facevano aiutare anche da alcuni autisti che li accompagnavano ad acquistarla (tra Caivano, Melito di Napoli, il Rione Traiano di Napoli e a Castel Volturno e anche a Casal di Principe) e anche a venderla nella zona circostante Villa Literno. Individuati i cosiddetti fornitori di zona che si occupavano di spacciare ciascuno a Sant’Antimo, Castel Volturno e Melito di Napoli. Il maggior numero di cessioni è stato registrato a Castel Volturno, negli orari serali, e gli ordini arrivavano via telefono adoperando linguaggi criptici (Maria per la marijuana, Mario per l’hashish e “bubbazza” per la cocaina).
Tra gli spacciatori arrestati figurano anche persone agli arresti domiciliari e sorvegliati speciali e numerosi sono stati gli arresti in flagranza durante le indagini e i sequestri di denaro e droga. Durante l’attività investigativa è anche emerso che la droga (hashish, marijuana e cocaina) veniva venduta anche ai minorenni. I provvedimenti emessi dal gip Daniele Grunieri di Napoli Nord su richiesta del locale ufficio inquirente coordinato dal procuratore Maria Antonietta Troncone, sono stati notificati tra le province di Caserta, Napoli e Arezzo.
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