di Maria Francesca Ciriello
La direttrice della scuola privata di Casapulla finita sotto accusa per i presunti comportamenti violenti nei confronti dei bambini non ha parlato davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Due maestre e la direttrice dell’istituto sono accusate di aver trattato con urla, violenze fisiche, punizioni e vessazioni bambini, di età compresa tra i 2 e i 6 anni. Inoltre l’accusa contesta anche numerose omissioni quanto all’assistenza. Ravvisate anche carenze igieniche nelle attività legate al cambio di pannolini o in mensa.
I fatti risalgono alla fine di ottobre dello scorso anno, quando la madre di due bimbe che frequentano la scuola denunciò ai carabinieri i presunti maltrattamenti. L’indagine è scattata quando la madre di due bimbe che frequentano la scuola ha denunciato ai carabinieri i presunti maltrattamenti di cui le piccole erano rimaste vittima. In particolare la più grande delle due aveva raccontato alla madre che veniva imboccata con violenza dalle maestre durante la mensa. Un trattamento che le maestre riservavano anche alla più piccola delle sorelline.
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Le maestre accusano la direttrice: “Abbiamo eseguito ordini”
Se la direttrice non ha risposto al gip, le due maestre invece hanno accusato proprio lei. Le maestre hanno dichiarato di aver eseguito gli ordini della direttrice nonostante quanto accadeva sotto i loro occhi. Le due hanno quindi in parte confermato quanto riferito dalle lettere anonime e da una ex maestra che lasciò l’incarico dopo aver visto quei maltrattamenti. Secondo le dichiarazioni rese al giudice, le due maestre lavoravano con turni massacranti, anche di dieci ore. Turni che, tra l’altro, avrebbero portato alle maestre soltanto 2,50 euro all’ora. Questo, secondo le loro dichiarazioni, avrebbe ridotto drasticamente la loro capacità di controllo. Le due maestre si sono dichiarate in un certo senso vittime della direttrice e vessate anche sotto il profilo lavorativo. Tuttavia entrambe avrebbero proseguito nel lavoro, seppure con le imposte modalità violente, a causa della necessità di un lavoro.
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