“Siamo insoddisfatti dell’emendamento, anche se dobbiamo riconoscere che alcuni principi importanti per la categoria sono stati inseriti, come ad esempio il riconoscimento del valore aziendale delle nostre imprese. Un passaggio importante, che però non è sufficiente: serve altro per dare certezza al futuro turistico balneare italiano, a partire da un approccio ragionato alla mappatura che deve verificare una volta per tutti l’esistenza o meno del tema della scarsità delle risorse”. Lo dice Maurizio Rustignoli, presidente della Fiba, l’associazione dei balneari di Confesercenti.
Dopo che il Consiglio di Stato ha annullato la proroga al 2033 e imposto di indire le gare entro la fine del prossimo anno per rispettare il diritto comunitario che vieta i rinnovi automatici delle concessioni di spiaggia al medesimo titolare il governo si è messo a lavoro sul dossier, cercando di trovare una soluzione che da un lato riconosca gli interessi di chi per anni ha investito e lavorato negli stabilimenti balneari e, dall’altro, tutelando la concorrenza a favore dei clienti.
Uno degli aspetti fondamentali per intervenire, sarà individuare un adeguato equilibrio tra le aree demaniali in concessione e le aree libere o libere attrezzate, con un’accurata mappatura. Il Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) fa notare che su 7500 km di coste la densità è dello 0,8% imprese per chilometro di costa: “Possiamo raddoppiare il rapporto e quindi 1,6 imprese per chilometro di costa e questo vuol dire c’è ancora molto spazio che può essere messo a gara”, è la richiesta.
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Che trova pieno sostegno nell’associazione dei balneari: “Noi riteniamo – conclude Rustignoli – che ci siano ancora ampi spazi di investimento, ma anche tante concessioni ancora disponibili. La mappatura sarà fondamentale anche per avviare quel percorso riformatore che chiediamo da anni e che rimane indispensabile: non possiamo pensare di continuare a gestire il sistema turistico balneare con norme del 1942 che, per quanto ben fatte, devono essere attuate attualizzate alle necessità di oggi”.
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