di Maria Francesca Ciriello
Si avvicina la stagione estiva e anche le attività commerciali di Baia Domizia sono alla ricerca di personale. Tuttavia anche nel corso della stagione estiva 2021 molte attività hanno segnalato difficoltà a individuare personale stagionale interessato alle offerte. La situazione sembra essere destinata a replicarsi anche nei prossimi mesi. Abbiamo approfondito la questione che secondo alcuni è causata dai vari sussidi erogati dallo Stato a lavoratori disoccupati e inoccupati, ma c’è chi lamenta paghe da miseria.
“Tengo particolarmente al mio personale perché prima di essere un imprenditore sono stato lavoratore dipendente. Il problema del personale oggi c’è, al di là del reddito di cittadinanza. Io penso che sia sbagliato il modo in cui è organizzata questa misura. Lo Stato anziché erogare i contributi direttamente alle persone dovrebbe aiutare le imprese oppure pagare l’operaio collocandolo presso le aziende. Questo permetterebbe di alleggerire gli imprenditori”, spiega Mirko che da anni è un imprenditore attivo a Baia Domizia.
Della stessa idea è il gestore del Lido Elena, cui è legato anche un esercizio di ristorazione. Ci spiega come in effetti le difficoltà maggiori riguardino proprio i servizi svolti come operai sui lidi. “Per quanto riguarda la ristorazione ho quasi sempre i miei lavoratori fissi, quindi non ho riscontrato particolari difficoltà. Diverso è il discorso per il servizio spiaggia per i quali c’è sempre difficoltà. Le persone che potrebbero essere interessate a un lavoro stagionale percepiscono quasi sempre il reddito di cittadinanza. È una difficoltà che hanno anche gli altri gestori qui. Purtroppo chi percepisce il reddito non ha incentivi a cercare un lavoro”, ci spiega.
Nonostante le difficoltà però si riesce comunque a soddisfare il fabbisogno per la stagione estiva 2022. “Per quanto riguarda la ristorazione, abbiamo coperto l’80% del personale di cui abbiamo bisogno. Resta invece il problema del personale stagionale da impiegare per il servizio spiaggia”, conclude.
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Difficoltà a trovare personale stagionale: per i giovani è colpa delle paghe inadeguate
Dai commenti e dalle dichiarazioni dei giovani del territorio però emerge una fotografia diversa da quella che gli imprenditori danno. Il reddito di cittadinanza non sarebbe la causa delle difficoltà a trovare personale. Il sussidio infatti avrebbe semplicemente indotto i giovani a non accettare lavori stagionali che spesso, evidenziano, sono sottopagati. Inoltre confermano la reticenza ad accettare lavori che spesso si esauriscono in quattro mesi impedendo al lavoratore di poter contare su un impiego stabile. In sostanza chi percepisce il sussidio non vede nel lavoro stagionale la soluzione alla sua condizione. Terminati i mesi estivi, infatti, il rischio di ritrovarsi senza occupazione è percepito come molto alto.
Accanto a questa valutazione c’è anche un motivo diverso, ovvero il timore di essere sottopagati per le ore di lavoro effettivamente svolto. E a confermarlo è lo stesso Mirko, che ha avuto diverse esperienze lavorative da dipendente proprio a Baia Domizia.
“Il reddito di cittadinanza non è l’unica causa di queste difficoltà. Esiste anche un altro problema. Infatti è vero anche che in passato i lavoratori non ricevevano le giuste paghe. Gli operai erano spesso sottopagati, sono stato anche io un dipendente e ricordo che 15-20 anni fa quando io stesso lavoravo come dipendente sui lidi a Baia Domizia la paga corrispondeva a circa 400-500 euro al mese. Le cose però nella maggior parte dei casi sono cambiate. Ad oggi lo stipendio per uno spiaggino è di 1000-1500 euro al mese e comunque si fatica a trovare personale. La difficoltà a trovare personale è grande per tutti, ma io non ho avuto particolari difficoltà”, conclude.
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