Ieri si è tenuto un incontro, organizzato presso il Comune di Cellole, per discutere sul problema della scia di schiuma bianca e oleosa che le correnti talvolta trascinano sulla costa di fronte a Baia Domizia. Vi hanno partecipato il sindaco Guido Di Leone, l’Assessore al Turismo Giuseppe Ponticelli, il vicesindaco del Comune di Sessa Aurunca, Italo Calenzio e l’Assessore al Demanio del Comune di Minturno. Presenti al tavolo tecnico istituzionale, tra gli altri, i rappresentanti della Guardia Costiera, Capitaneria di Porto, Carabinieri Forestali e Guardia di Finanza.
Italo Calenzo ha proposto “una ‘Task Force’, subito, non solo per monitorare il fenomeno ma, soprattutto, per svolgere un lavoro d’indagine così da verificarne l’origine e la provenienza”. Secondo quanto ipotizzato durante il tavolo tecnico, la schiuma non sarebbe di origine naturale. Le ipotesi più accreditate sono un problema di depurazione delle acque reflue, da attribuire principalmente ad un possibile mal funzionamento degli impianti presenti nel Basso Lazio, ma anche qualche possibile sversamento in mare non regolamentato.
Il sindaco Di Leone ha promesso ai cittadini di continuare ad approfondire la questione. “Non abbiamo aspettato l’estate per ricordarci che alcune volte il nostro mare davanti a Baia Domizia è sotto attacco da scie che arrivano dal basso Lazio. Vogliamo che quella famosa scia, sia un lontano ricordo”.

Il tavolo tecnico
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