Un gruppo di genitori e di rappresentanti di associazioni presenti sul territorio della Campania, compresa l’associazione di Cellole “Insieme per l’autismo”, ieri ha manifestato dinanzi alla sede del Consiglio regionale a Napoli per chiedere la revoca della delibera 131 che disciplina le cure ai bambini e ai ragazzi autistici. Per i manifestanti si tratta di una delibera inapplicabile che di fatto riduce le cure, “penalizzando le realtà – come spiega Vincenzo Abate coordinatore delle associazioni presenti in Campania – più virtuose che garantivano ai ragazzi autistici un trattamento di cura più intensivo. A giudizio dei genitori le ore di trattamento previsti dalla delibera 131 sono insufficienti”.
La speranza, spiegano dall’associazione di Cellole, questa volta, è di essere ascoltati. “Il presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, ha ascoltato le delegazioni e attendiamo sviluppi positivi”, spiegano dall’associazione “Insieme per l’autismo”. Le proteste sono cominciate da tempo. A inizio febbraio le associazioni del Casertano avevano bloccato l’arteria centrale di Caserta dove ha sede l’Asl per chiedere che venissero mantenuti gli alti standard dei trattamenti ABA per i ragazzi affetti da autismo e venisse loro assicurata la continuità assistenziale e i diritti.
Le associazioni contro la delibera della Regione
Nel mirino delle proteste erano finite l’Asl e la Regione, in particolare la delibera regionale 131 del 31 marzo 2021, applicata dall’Asl di Caserta, che prevede che ad erogare i trattamenti Aba ai soggetti con autismo fossero centri privati accreditati, circostanza che esclude di fatto tutte le cooperative ed associazioni che sul territorio casertano, già dal 2015, erogano tali trattamenti Aba con positivi riscontri terapeutici. La normativa inoltre, a detta di genitori, coop e associazioni, non indica l’ABA come uno dei trattamenti di elezione per l’autismo.
Anche se di fatto nel Casertano è quello più utilizzato, e riduce significativamente il numero di ore settimanali per il trattamento in base alla fasce d’età dei bambini, che passano dalle 15 attuali in media alle 12 per i bimbi di 0-6 e 11 mesi, alle otto ore per i piccoli 7-13 e alle quattro ore settimanali per la fascia 14-17 mesi. Sono circa 612 i bambini e i ragazzi del Casertano che effettuano trattamenti ad alta intensività in centri erogatori presenti nella short list dell’Asl di Caserta, fra cui 13 enti del terzo settore (associazioni o cooperative) con operatività pari al 60% circa di tutte le ore di trattamento di capienza e 5 centri accreditati.
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