Avevano allestito in casa una piantagione di marijuana con tanto di impianto elettrico che funzionava rubando energia dalla rete pubblica. È quanto scoperto dsi carabinieri che hanno eseguito tre misure emesse dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di tre persone per i reati di coltivazione illecita di sostanza stupefacente e furto di energia elettrica. Due indagati sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, il terzo all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
La scoperta della maxi-coltivazione è avvenuta per caso mentre i carabinieri della Compagnia di Caserta, con il coordinamento della Procura di Santa Maria Capua Vetere, indagavano sulle due rapine all’ufficio postale di corso Giannone a Caserta, datate dicembre 2019 e gennaio 2020 e commesse con la tecnica del buco. Durante una telefonata tra due sospetti banditi, si parlava di un impianto elettrico di una certa grandezza presso uno stabile di Mondragone e di una somma da capitalizzare rapidamente.
Leggi anche: TRUFFA DUE ULTRAOTTANTENNI, 28ENNE ARRESTATO NEL CASERTANO
Già nel luglio 2020 i carabinieri fecero irruzione nello stabile scoprendo una piantagione di marijuana, dotata di impianto di ventilazione e irradiazione con forti lampade alogene. Furono sequestrate 111 piantine in fase di crescita e altre già essiccate, da cui in totale sarebbero state ricavate quasi mille dosi. Emerse, inoltre, che la corrente rubata si aggirava sui 20mila euro. Nella circostanza fu anche arrestato un uomo in flagranza, mentre restavano ancora ignoti i tre complici, che sono stati poi identificato e oggi raggiunti dalle misure cautelari.
Leggi anche: PERICOLO ESPLOSIONE A SESSA AURUNCA, MUNICIPIO EVACUATO
RIPRODUZIONE RISERVATA
Please follow and like us: