di Maria Francesca Ciriello
“Parlare di giustizia oggi equivale a parlare di democrazia e libertà”. Con queste parole dirette, Luca Palamara, in occasione della presentazione del libro “Lobby&Logge”, tenutasi presso il Palazzo Ducale di Mondragone, lancia “Oltre il sistema”, movimento civico che ha come scopo quello di mettere insieme le anime garantiste del Paese.
Luca Palamara è un ex magistrato, radiato dopo che la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha accolto la richiesta della procura generale della Corte di cassazione. Su di lui gravissime accuse basate anche su registrazioni telefoniche ottenute grazie ad un trojan installato. Le accuse riguarderebbero un giro di accordi e scambi tra più magistrati per concordare a tavolino i nomi dei vertici di alcune importanti procure (tra cui quella di Roma), tra favori e regali di lusso.
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Tra i relatori anche il Sindaco Francesco Lavanga e l’ex Ministro Mario Landolfi
Nel corso del convegno, organizzato da Primavera Meridionale è intervenuto anche il primo cittadino Francesco Lavanga. Il Sindaco ha sottolineato la volontà della comunità di organizzare eventi a temi con relatori di spessore nazionale. Sabino Morano, fondatore dell’associazione, ha ribadito l’importanza di “riportare al centro del dibattito tematiche che toccano da vicino la vita delle persone”. Tra queste, la battaglia di Luca Palamara. “Questa è una delle diverse questioni che affrontiamo con passione e interesse. Riteniamo che debba tornare a esserci quell’equilibrio tra poteri, troppo spesso venuto meno. Mentre i cittadini perdono fiducia nella politica, la magistratura si è presa uno spazio che non le compete”.
Dello stesso avviso anche l’ex Ministro Mario Landolfi. “I casi di malagiustizia sono ormai all’ordine del giorno. Ecco perché servirebbe quanto prima una riforma o meglio ancora una commissione parlamentare che stia al di sopra dei togati e vigili affinché non si verifichino ingerenze che nei fatti hanno determinato quanto accaduto negli ultimi anni. Soltanto così sarà possibile fermare una piccola parte di magistratura, che non ha niente a che vedere con la maggior parte dei giudici, che utilizza la giustizia come arma per abbattere il nemico di turno”, spiega Landolfi.
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Palamara: “Dire basta al potere delle correnti e ai tifi ideologici”
Al convegno è intervenuto anche lo stesso Luca Palamara, che si è detto impegnato nella battaglia per “squarciare quel velo di ipocrisia che attanaglia da tempo la giustizia nelle sue poliedriche forme. Serve dire basta al potere delle correnti, ai carrierismi e ai tifi ideologici. Dalla riforma strutturale della giustizia può nascere qualcosa in grado di dare una concreta speranza di rilancio per l’Italia. Intendo continuare la mia marcia per il Paese e invito tutti coloro che condividono tale ideale a mettersi insieme e fare in rete affinché quanto discusso prima dei referendum, non rappresenti l’ennesima discussione che poi finisce nel dimenticatoio e non è causa invece di cambiamento reale”.
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