Decine di litri di latte di bufala sono stati versati davanti alla sede della Regione Campania da parte degli allevatori di bufale della provincia di Caserta, che non hanno ottenuto un incontro con i vertici della Regione per ridiscutere il piano su Brucellosi e Tubercolosi. La protesta si è conclusa con una scena che richiama l’esecuzione di migliaia di bufale a causa dell’epidemia di brucellosi e tbc, bufale quasi tutte poi rivelatesi non ammalate dopo l’esecuzione: infatti il latte, davanti all’ingresso della Regione protetto da decine di agenti di polizia e carabinieri, è stato versato su una bara a simboleggiare la lenta ma determinante morte del settore. Poco prima una banda aveva suonato musiche funebri, sempre con lo stesso intento simbolico. I manifestanti hanno chiuso la manifestazione dando appuntamento a Roma il 28 luglio per un corteo che chiederà un incontro con i dirigenti dei partiti nazionali vista la chiusura del dialogo con la Regione Campania.
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Allevatori bufale coi trattori a Napoli
Questa mattina cinquanta allevatori di bufale per la produzione di mozzarella provenienti dal Casertano si erano dati appuntamento davanti alla sede della Regione Campania, a Napoli, per protestare contro il piano istituzionale di lotta alla brucellosi e alla tbc delle bufale. Un piano che gli allevatori contestano perché le loro proposte di vaccinazione e prevenzione, al posto dell’abbattimento delle bufale, non vengono accolte. Il corteo, partito da Giugliano, ha percorso Napoli dallo stadio Maradona fino a percorrere via Caracciolo e giungere alla sede della Regione, con i loro trattori. “De Luca, vogliamo risolvere davvero brucella e tbc. È l’ora del dialogo”, recita lo striscione del corteo che ora è davanti alla sede del governatore. Gli allevatori chiedono un incontro con De Luca, che finora non c’è stato.
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