Il veleno delle vipere italiane di norma non è letale anche se può causare gravi complicazioni che richiedono il trattamento adeguato. Può essere invece letale per bambini piccoli e anziani con malattie croniche o debilitanti. La letteratura identifica una mortalità dello 0,1% delle persone morse da una vipera e spesso per anafilassi e non per gli effetti del veleno in sé: in Italia c’è in media una vittima all’anno per i morsi della vipera.
Entro pochi minuti, ecco i sintomi immediati: gonfiore, eritema o arrossamento, dolore locale ed ecchimosi. I sintomi sistemici, invece, possono esordire dopo alcune ore, ma di solito si manifestano appieno entro 24 ore dal morso e possono essere: nausea, vomito, diarrea, crampi addominali, dolori muscolari o articolari, abbassamento della pressione arteriosa, senso di vertigine e turbe a carico del sistema nervoso. Le conseguenze più gravi possono arrivare allo shock anafilattico.
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Cosa fare in caso di morso di vipera
In caso si venga morsi da una vipera non è detto che questa abbia rilasciato del veleno; il morso è riconoscibile perché saranno visibili sulla pelle due foridistanti circa un centimetro tra loro: sono i segni dei denti veleniferi; in alcune circostanze il foro è uno solo. Il morso porta con sé dolore e bruciore, si manifestano poi edema, eritema e bolle che tendono a estendersi lungo la zona colpita.
In primo luogo è importante mantenere la calma, l’attivazione dei meccanismi da stress facilita la diffusione dell’eventuale veleno. Sfilare subito anelli, bracciali, orologi e altri accessori, prima che la zona colpita si gonfi. Lavare la ferita con acqua corrente e disinfettare se si ha a disposizione acqua ossigenata o permanganato di potassio. Fasciare o comprimere la zona del morso (ma senza ricorrere al laccio emostatico) e recarsi al Pronto soccorso. Non bisogna assolutamente disinfettare con alcol o soluzioni alcoliche. Non tentare di rimuovere o aspirare il veleno in alcun modo. Non somministrare alcolici.
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