Due nuovi cittadini onorari per il comune di Cellole. Se ne discuterà nel prossimo consiglio comunale convocato per lunedì 1 agosto: sono il musicista Enzo Abitabile, che il prossimo 7 agosto si esibirà all’Arena dei Pini a Baia Domizia per il secondo anno consecutivo, e il magistrato Giovanni Conzo, procuratore aggiunto di Roma. Cinquantacinque anni, dal 2015 e fino al 2021 è stato procuratore aggiunto a Benevento e in precedenza sostituto procuratore a Torre Annunziata, a Santa Maria Capua Vetere e poi pm della Distrettuale antimafia a Napoli. Il magistrato, di origini napoletane, è stato uno dei pubblici ministeri del pool impegnato nell’azione di contrasto alle cosche di camorra, in particolare contro l’impero del clan dei casalesi. Già consulente della commissione antimafia, Conzo si è occupato anche del business dei rifiuti e del traffico di esseri umani, nelle connessioni tra criminalità organizzata sul territorio e connessioni con mafia nigeriana.
La carriera di Enzo Avitabile
Enzo Avitabile è l’artista italiano simbolo della contaminazione tra generi. Nato a Marianella, un quartiere popolare di Napoli, Enzo Avitabile da bambino studiava sassofono e già da adolescente si esibiva nei club partenopei frequentati da clienti americani. Erano i primi anni 60. Dopo il diploma in flauto al Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella ha poi cominciato a collaborare con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner. Enzo Avitabile ha iniziato la sua carriera come jazzista e sassofonista in gruppi rock e jazz-rock per passare poi alla ricerca di sonorità e anche strumentazioni originali (i suoni delle botti percosse, quelli delle antiche corde, ecc.).
Ha girato il mondo, condiviso il palco e registrato brani con Mori Kante, Goran Bregovic, Cesaria Evora, Trilok Gurtu e Richie Havens, solo per citarne alcuni. Nel 2001 inaugura un progetto musicale nuovo, “Enzo Avitabile & Bottari”, dove fonde il sound personale con la tradizione dei Bottari, le cui origini risalgono al XIII Sec. e gli strumenti sono botti, tini e falci usati come percussioni, che scandiscono arcaici ritmi processionali. Si narra che questa tradizione abbia origine dal tentativo dei contadini di scacciare gli spiriti maligni percuotendo freneticamente gli attrezzi impiegati nel quotidiano lavoro dei campi. Avitabile ha conquistato non solo diversi premi nazionali e internazionali ma anche le attenzioni di un regista di riconosciuto valore come Jonathan Demme, che gli ha dedicato il film-documentario Music Life (2011).

Enzo Avitabile.
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