L’assegnazione dell’Ambrogino d’Oro a Andrea Pucci ha generato un acceso dibattito. Il comico milanese sarà onorato con la massima riconoscenza conferita dal Comune di Milano, ma molti stanno criticando la decisione, ritenendola inappropriata a causa dei suoi sketch contenenti offese rivolte alle donne e alle minoranze. Ma vediamo nel dettaglio che cosa è successo!
Il mal contento per il premio vinto da Andrea Pucci
Attualmente, emergono nuovamente i ricordi dei post di Andrea Pucci, i quali hanno preso di mira la segretaria del Pd Elly Schlein con insulti sull’aspetto estetico e hanno incluso una battuta omofoba diretta all’influencer Tommaso Zorzi durante uno dei suoi spettacoli. La nomina di Pucci all’Ambrogino d’Oro è stata descritta come “una gran porcata” da Michele Albiani, consigliere comunale e attivista Lgbtq+.
Luca Paladini, consigliere regionale, ha commentato affermando che Pucci utilizza il sessismo, la misoginia e l’omofobia come strumenti per “provare” a divertire il pubblico. Selvaggia Lucarelli, nel suo post, ha ironicamente osservato che in tutta Milano non si è trovato un cittadino più meritevole, mentre evidenzia le battute del comico e sottolinea il contrasto con figure come Amalia Ercoli Finzi, la prima ingegnera aeronautica d’Italia, e Giulia Tramontano, la donna vittima di femminicidio mentre era incinta.

Il commento di Andrea Pucci
Intervistato da Corriere Tv, Andrea Pucci ha reagito alla sua nomina all’Ambrogino d’Oro affermando di sentirsi “onorato, lusingato, fiero“. Ha cercato di comprendere il motivo di tale riconoscimento, concludendo che potrebbe essere perché regala leggerezza e spensieratezza alla sua Milano da molti anni.
Nato e cresciuto a Milano, sebbene con origini venete da parte dei genitori, Pucci ha fatto il suo esordio televisivo nel 1993 vincendo l’edizione del programma “La sai l’ultima?” condotto da Pippo Franco, durante il quale raccontava barzellette in milanese.
Rispondendo alle indicazioni della consigliera Sardone (Lega), Pucci ha affermato di non aver mai inserito tematiche politiche nei suoi testi. Sulla battuta su Zorzi, ha dichiarato di non ricordarla e ha sottolineato che la comicità fa parte del suo lavoro, sottolineando che il politically correct dovrebbe essere messo da parte e che chi accetta la sua comicità è libero di farlo, altrimenti è giusto che si lamenti.
Il post di Selvaggia Lucarelli
Selvaggia Lucarelli ha deciso di non lasciarsi sfuggire l’occasione di dire la sua in merito. “Per la cronaca, i vincitori sono scelti dall’Ufficio di presidenza del consiglio comunale di Milano e il sindaco ha diritto di veto. Ed è davvero un peccato che proprio il sindaco Beppe Sala non abbia esercitato il suo diritto di veto per almeno uno dei vincitori più strombazzati”, scrive la giornalista con un certo astio.
“Non bastavano i borseggiatori, il caro affitti, le polveri sottili, gli allagamenti, no, ci meritavamo anche la medaglia d’oro al comico Andrea Pucci. In tutta Milano non si è trovato un cittadino più meritevole, capisco. Mi domando se sia stato premiato per i suoi raffinatissimi show o per i recenti meme sui suoi social con le foto più infelici di Elly Schlein e i commenti”.