sabato, Dicembre 2, 2023
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Attentatore fugge su moto: caccia all’uomo a Bruxelles! Due morti

In una serata all’apparenza tranquilla, il cuore di Bruxelles è stato scosso da un attacco armato di una violenza senza precedenti. Due cittadini svedesi hanno perso la vita, mentre altre due persone sono rimaste ferite a causa di uno spietato attacco a colpi d’arma da fuoco. Le autorità locali non hanno tardato a definire questo tragico evento come un atto di terrorismo.

L’attentatore presunto, un uomo tra i 25 e i 40 anni, è riuscito a sfuggire alle forze dell’ordine fuggendo su una motocicletta. Nonostante la sua fuga, numerosi video sono apparsi sui social media in cui un individuo, rivendicando l’attacco in nome dell’ISIS, ha dichiarato di essere affiliato a questo gruppo estremista.
Uno dei video mostra l’aggressore sparare in strada e inseguire due persone fino all’ingresso di un edificio, mettendo fine al suo assalto mortale. Nelle immagini si può notare che l’attaccante indossa un gilet arancione e un casco, brandendo un’arma automatica. In un altro video, l’individuo, parlando in arabo, sostiene di aver agito in nome dell’ISIS e del Califfato, manifestando la sua rabbia per le sofferenze inflitte ai musulmani in tutto il mondo e giurando vendetta.

Curiosamente, anche se le sue dichiarazioni erano chiare, fonti ufficiali confermano che solo due persone sono state uccise nell’attacco, e non tre come affermava l’aggressore. Secondo alcuni rapporti, l’attentatore avrebbe manifestato la sua furia contro Israele e avrebbe condannato l’omicidio islamofobo di un bambino di sei anni negli Stati Uniti.

L’attacco è avvenuto vicino a Plaza Sainctelette e a boulevard d’Ypres. Alcuni media locali hanno suggerito che le vittime indossassero maglie della Nazionale di calcio svedese, che proprio quel giorno avrebbe dovuto disputare una partita contro il Belgio. Ciò ha innescato un allarme diffuso e misure di sicurezza straordinarie, temendo che l’attentatore potesse dirigersi allo stadio per continuare la sua folle azione. In risposta, le autorità locali hanno intensificato le misure di sicurezza e si sta pensando alla chiusura di alcune stazioni della metropolitana.
Dopo l’attacco, la città è diventata un luogo desolato, con le persone invitate a rimanere al sicuro e a evitare spostamenti non necessari. La situazione ricorda gli attacchi del 2016, quando la città rimase paralizzata per giorni a causa della minaccia di ulteriori violenze. Anche una partita di calcio tra Spagna e Belgio fu rimandata in quell’occasione.

Mentre le indagini proseguono, è stato riferito che l’attentatore avrebbe urlato “Allah è grande”, sebbene tale affermazione non sia stata confermata dalle fonti ufficiali. La Francia ha rafforzato i controlli alla frontiera con il Belgio, ricordando come in passato gli autori di atti terroristici abbiano potuto spostarsi liberamente tra i due Paesi.
La reazione internazionale all’attacco è stata immediata e unanime. Numerosi leader mondiali hanno espresso la loro solidarietà a Bruxelles e alla comunità svedese, condannando fermamente l’atto e promettendo un rinnovato impegno nella lotta al terrorismo. Le strade di Bruxelles, una volta vibranti e animate da turisti e residenti, sono ora pregne di tensione e incertezza.

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