Pippo Inzaghi e Angela Robusti hanno fissato la data del loro matrimonio per il 24 giugno, celebrando così sei anni di vita insieme. In un’intervista al Corriere, l’ex bomber del Milan e attuale allenatore della Salernitana, esprime il desiderio di formalizzare la loro relazione “se tutto va bene”.
In aggiunta, Inzaghi menziona che il progetto di matrimonio era stato originariamente pianificato due anni fa, ma è stato rinviato a causa della gravidanza di Angela, la quale ha dato alla luce la loro seconda figlia, Emilia, lo scorso marzo. Inzaghi riflette sulla sua evoluzione nel tempo, imparando a programmare meno e a vivere più intensamente ogni giorno.
Il ricordo dolce amaro legato ad Alessia Ventura
L’inizio della relazione tra Pippo Inzaghi e Angela Robusti, ex tronista di Uomini e Donne, è stato un evento casuale che ha avuto luogo una sera a Venezia. Inzaghi, solitamente restio a uscire, decise di partecipare a una festa in quella serata, notando Angela non solo per la sua bellezza, ma anche perché era l’unica, insieme a lui, a tenere in mano un bicchiere d’acqua.
Da quel momento, la loro storia ha preso forma, e oggi, dopo due figli e una convivenza consolidata, stanno per coronare il loro amore con il matrimonio il prossimo 24 giugno. Prima di Angela, Inzaghi ha vissuto una relazione di tre anni con la conduttrice Alessia Ventura, attualmente legata a Gabriele Schembari con il quale ha avuto un figlio.
Inzaghi conserva un affetto particolare per questa storia passata, sottolineando il bel legame di amicizia che è rimasto tra loro nonostante la separazione: “Storie importanti prima di lei? Quella con Alessia Ventura, durata tre anni. Oggi lei ha una sua famiglia, e abbiamo un bellissimo rapporto di amicizia”.
Il sogno erotico di Pippo Inzaghi…
Per quanto riguarda il suo sogno erotico da giovane, il campione non ha esitazioni: “Monica Bellucci. Mi sono sempre attratto dalle donne more, e ora sto per sposare una bionda. Sarà qualcosa di freudiano”, ha scherzato.
Inoltre, ha espresso affetto e gratitudine verso il fratello Simone, con il quale ha un legame molto forte: “Cosa rappresenta per me? Potrei dire ‘tutto’. Sai, non abbiamo mai litigato, il che è una rarità tra fratelli. Dopo ogni partita che uno di noi disputa, la prima telefonata è per l’altro”, ha raccontato.
Ha poi condiviso con affetto il cambiamento di dinamiche tra loro, ora che Simone è diventato famoso allenando l’Inter, spiegando che a volte per strada la gente lo chiama Simone, cosa che gli fa piacere, consapevole delle sfide e delle responsabilità legate all’allenamento di una squadra di alto livello.
